UN' ISOLA LONTANA

Kiribati
Cronache illustrate da una terra (s)perduta
Andrea Angeli e Alice Piciocchi
24 ore cultura

Siamo entrati nel terzo millennio ed ancora è possibile viaggiare per scoprire il mondo.
Lo hanno fatto gli autori di questo piccolo capolavoro, Andrea Angeli e Alice Piciocchi, architetto lui e giornalista lei.
Hanno trovato nel viaggio il soggetto perfetto di questa riflessione sul mondo che abbiamo creato. Qui sul confine del mondo abitato un'isola della Micronesia è destinata a scomparire per l'innalzamento delle acque, fra vent'anni o forse 100. 

Quando non si sa, ma l’ipotesi è tanto credibile da aver convinto il presidente del Paese a progettare una migrazione di massa. Destinazione: isole Fiji. A tanto pragmatismo non corrisponde però la consapevolezza della popolazione, che continua la propria vita senza preoccuparsi del futuro.

Il viaggio degli autori comincia qui, nel cercare di entrare in sintonia con un’altra civiltà, scoprendone tutti i sorprendenti aspetti (dai riti magici ai valori) e componendo una storia a due velocità: visiva (le tavole di Angeli sono una versione moderna delle tavole Darwiniane) e narrativa. Il diario di Alice Piciocchi va oltre la cronaca, dimostrando un’empatia che parla una lingua universale.

Il libro è uno sguardo doppio su un mondo incastrato tra passato e presente, dove il futuro è un  tempo sospeso. E dove pratiche antiche si fondono con quelle contemporanee e creano dissonanze, interruzioni. Le superstizioni si fondono con le certezze dell'era moderna, diventando a loro volta racconti postmoderni che creano sorpresa nei due osservatori ma anche empatia.

I dubbi alla fine che nascono dal viaggio, ancora una volta inteso come scoperta di se, ci dicono senza indugi che viaggiare con lentezza è ancora la forma di conoscenza più pura.
Il libro è consigliato ad un pubblico adulto che riuscirà a pensare al mondo che cambia, ad un pubblico di bambini che si perderà nelle storie di un mondo reale ma allo stesso tempo immaginifico, ed infine agli architetti, che riscopriranno il valore del disegno come strumento utile di rappresentazione  del reale che nasconde molte più idee del reale stesso.

MEMORIE DELLA LUNA

Memories of the moon ages
Lukas Feireiss
Spector books 2016

Lukas Feireiss scrive una storia visuale della Luna. Passato presente e futuro si intrecciano in una narrazione fatta per immagini e testi brevi che mettono insieme in una sequenza temporale, dipinti, libri, racconti, architetture e film.
La Luna è forse il confine più evidente tra di noi e lo spazio infinito, immaginato come luogo di arrivo fino a mezzo secolo fa, rappresenta oggi invece un punto di partenza per chi ha ancora voglia di sognare la colonizzazione dello spazio.

Feireiss mette ordine all'infinita quantità di immagini che ci circonda, lo fa inventando un genere narrativo unico, in cui la ricerca e la selezione di immagini fatta in rete e sui libri si fonde con le infinite letture e ricombinazioni di testi. Questo lavoro dimostra, come la rete sia un archivio senza limiti, e come oggi i libri siano necessari per muoversi attraverso questo magma di informazioni.
The book encorages its readers to find, learn, enjoi and celebrate experimental forms of creative production and reception today.
La combinazione di immagini ed informazioni sulla Luna, traccia la storia dell'immaginazione collettiva, creata da scrittori, scienziati, artisti e architetti.

Togheter with the Sun it is the only object in the sky that everyone can recognize

La Luna è uno dei primi luoghi che impariamo a conoscere ed anche lo strumento attraverso il quale abbiamo cominciato a contare il tempo, mille anni prima di Cristo infatti i Babilonesi hanno studiato i cicli del nostro satellite, é in quel preciso momento che il mese é diventato l'unità di misura del nostro calendario. (Moon\Month) Scrittori, Filosofi, Sacerdoti ne hanno descritto le caratteristiche, artisti ed astronomi disegnato Mappe dettagliate.
Nella Bibbia è scritto un grande e meraviglioso segno è apparso in paradiso: una donna vestita del sole, con la Luna sotto il suoi piedi ed una corona di dodici stelle sulla testa.........
Nel mondo islamico, la Luna gioca un ruolo fondamentale, il calendario lunare determina la data del Ramadam. La luna ha ispirato artisti e rappresentato un traguardo importante per l'umanità, diventando anche l'immagine di una sfida politica tra due blocchi di potere contrapposti.  Feireiss con leggerezza ma anche con incredibile attenzione seleziona frammenti della nostra memoria li trasforma in una narrazione allo stesso tempo personale ed assoluta. Ecco questo è il punto, l'impossibilità di stabilire un genere di fissarlo in una casella specifica, dunque forse questo è un romanzo, in cui i protagonisti siamo noi che Abbiamo fatto tutta questa strada per esplorare la Luna...e la cosa più importante che abbiamo scoperto è stata la Terra (Bill Anders-Apollo 8)

Buzz Aldrin, Buckminster Fuller, Stanley Kubrick, David Bowie, Robert Rauschemberg, Norman Mailer, Norman Foster sono solo alcune dei protagonisti di questa storia, che non ha una fine ma che rimarrà sempre aperta per ricordarci di come sia necessario avere qualcosa che rappresenti il mondo fuori di noi, per farci sentire a casa. Come Walter Benjamin diceva, ogni lettura storica deve essere capace di lavorare sul carattere dialettico di alcune immagini. Leggere questo libro è un modo per immaginare il futuro, ed un modo per ripensare al passato. Alla fine della lettura vi renderete conto che questo è anche un libro che contiene altri libri, attraverso i quali l'autore disegna un affresco su una storia dell’umanità in cui arte, finzione e tecnica si fondono in una narrazione unica.

L'ARTE DI RACCONTARE

L'arte di raccontare
Caterina Bonvicini - Alberto Gallini
Sassi nello stagno
Nottetempo 2015

La lettura di questo piccolo libro ha uno scopo preciso, fare chiarezza prima di tutto verso me stesso. Cercare di capire come scrivere una storia attraverso le parole di chi le storie le racconta per mestiere, e per esigenza. Penso che anche l'architettura sia una forma di scrittura, che da forma allo spazio. Il piccolo libro di Caterina Bonvicini e Alberto Garlini è qualcosa di importante e mette in scena quello che si fa scrivendo con costanza un blog come questo.
Creare uno spazio per comprendere il fare architettura, non tanto descrivere i libri ma impostando un dialogo a distanza con gli autori, trasformare i libri in spazi di ricerca.
Bonvicini e Carlini interrogano gli scrittori, cercano di farsi rivelare, se esistono i trucchi del mestiere o meglio cercano di capire come si costruisce una storia.
Mi piace sentire gli scrittori parlare del loro mestiere. Spesso sono mistificanti, inventano leggende, parano colpi e ne assestano. Ma arriva sempre il momento di commozione quando, con legittimo orgoglio, si addentrano nei segreti del proprio artigianato, dell'oscuro intreccio tra mano-mente-desiderio-ragione che crea l'opera. Anche gli architetti sono così, e allora leggere i loro libri è un modo semplice per ascoltarli.

Se vogliamo capire cosa si nasconde dietro la buona architettura, ogni architetto fa progetti, di diverso tipo, alla fine ce ne sono tanti, ma solo un certo numero costruisce edifici speciali in cui percepisci qualcosa di differente fa questo mestiere come solo lui può farlo. Il racconto del come e perché, la ricerca di una certa filosofia del fare, fare che non è necessariamente legato alla costruzione fisica, ma alla concezione del pensiero di architettura. In questo piccolo libro questo territorio dell'impalpabile diventa fisicamente visibile. Ogni scrittore, e ce ne sono tanti in queste pagine: Colm Tóibin, Jhumpa Lahiri, Yasmina Reza, Emanuel Carrère, Petros Markaris e molti altri, svela le tecniche o meglio definisce una campo all'interno del quale creare lo spazio per delineare il carattere dei suoi personaggi o un genere specifico, insomma si parla di scrittura non come tecnica, è un libro pieno di suggerimenti, di poetiche e di racconti. Esattamente il tipo di racconto che mi piacerebbe fare sostituendo gli scrittori con i libri. Costruire lentamente un testo che in parallelo con le immagini custodite nel web, racconta il fare architettura.  A proposito di racconti di architettura ve ne suggerisco alcuni di cui scriverò nei prossimi giorni.

Interior tales

from an idea by 2A+P/A and Syracuse University London,

with contributions by Microcities, Fala Atelier and TSPA

Black Square Press 2015

Scritto di notte

Ettore Sottsass

Adelphi 2010

La morte di Le Corbusier

Carlo Bassi

Jaca Book 1991